Ma chi lo dice che la formazione sulla sicurezza deve essere noiosa? Il metodo che ho creato per la formazione della sicurezza nei luoghi di lavoro nasce da una convinzione profonda che ho sempre avuto e attuato in tutte le mie attività:
METTERSI NEI PANNI DI CHI TI STA DAVANTI.
TI SEI MAI IMMAGINATO AL POSTO DEL CORSISTA A CUI FAI FORMAZIONE??
A me è bastato pensare alla tante volte in cui vado ad ascoltare una conferenza, un seminario o ha seguire un corso di formazione, spesso, non trovando interlocutori capaci di essere dei bravi formatori, mi alzo e me ne vado. Se mi trasmettono nulla o dicono le solite ovvietà vado via.
Pensa che chi veniva ai nostri corsi non aveva nemmeno questa opzione, un bel corso obbligatorio!!
Alcuni degli aspetti che abbiamo modificato dei nostri corsi sono basati semplicemente pensando a quanto sarebbe interessato a noi seguire un corso fatto così.
Se questa è la partenza stai già pensando a quanto poco scientifico sia il mio metodo…
Ma qui viene il bello di una parola complicata e poco conosciuta: ANDRAGOGIA.
Si perché l’Andragogia è la scienza o la metodologia d’apprendimento e insegnamento degli adulti. Con maggior chiarezza L’ANDRAGOGIA OFFRE PRINCIPI FONDAMENTALI CHE CONSENTONO PERCORSI PIU’ EFFICACI A COLORO CHE PROGETTANO E CONDUCONO L’APPRENDIMENTO PER GLI ADULTI.
Sinceramente più ho approfondito questa materia e più ho scoperto tantissimi dettagli importanti per far vivere al nostro corsista un’esperienza che non creasse voglia di fuggire ma anzi permettesse di iniziare nuovi comportamenti.
La forza di questa disciplina è proprio quella di essere un insieme di principi che si applicano a tutti i contesti nei quali gli adulti apprendono.
Risulta anche evidente che gli obiettivi e gli scopi per i quali l’apprendimento viene proposto sono un’altra questione.
Mi piace sottolineare 2 elementi di novità che ho colto:
-
L’INSEGNAMENTO E L’APPRENDIMENTO IN ETA’ ADULTA SONO ATTIVITA’ SPECIFICHE A CUI DEDICARE METODOLOGIE SPECIFICHE.
E’ un aspetto a cui non avevo mai prestato attenzione, in affetti un elemento scontato come quello della condizione dei nostri corsisti (sono adulti, non per l’età ma per il solo fatto che lavorano) ha conseguenze che spesso vengono tralasciate.
Per esempio basta pensare che all’inizio degli anni 70 quando il professore MALCOLM KNOWLES per primo introdusse negli Stati Uniti l’andragogia e il concetto che gli adulti imparano diversamente, l’idea venne considerata pioneristica e suscitò molte controversie.
Sembra strano, ma solo così recentemente e grazie ai testi del professore universitario statunitense che insegnava “Insegnamento agli adulti”, si sono iniziati ad approfondire caratteristiche e tematiche relative alla formazione degli adulti.
Non è mai semplice insegnare, tantomeno agli adulti perché è tutt’altra cosa che farlo con i ragazzi. Troppo spesso abbiamo usato i modelli pedagogici senza rendercene conto e senza sapere che esistono modelli specifici riferiti agli adulti. Kowels per esempio sostiene che l’adulto va coinvolto e corresponsabilizzato, per l’esperienza che ha del lavoro, nel progetto d’apprendimento.
-
CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
Altro aspetto curioso e che a mio avviso, applicato al mondo della sicurezza può far cambiare il risultato finale (VOGLIAMO ZERO INFORTUNI), è che non basta che i programmi soddisfino i bisogni di apprendimento identificati negli adulti, nelle organizzazioni o nella legge, essi dovrebbero anche cercare di aiutare i discenti adulti a trasformare proprio il loro modo di pensare se stessi e il proprio mondo.
Il concetto espresso è del sociologo statunitense JACK MEZIROW e in buona sostanza è proprio quello che serve nel nostro mondo della Sicurezza: dovremmo essere capaci non solo di trasferire informazioni tecniche, ma di farlo anche costruendo una capacità di riflessione critica.
Avendo provato una tale tipologia di approccio, posso affermare che questo è un elemento che desta interesse. Le persone sono chiamate a usare la testa e a formare un loro pensiero e non a eseguire un ordine o un obbligo di legge.
Questi sono 2 elementi base, ma volendo approfondire questa scienza ci può dare parecchi spunti per migliorare il clima di coinvolgimento in aula.